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L’impegno della Casa di Cura San Camillo nel World Obesity Day: intervista alla biologa nutrizionista Maria Pepe
Come ogni 4 marzo, torna la Giornata Mondiale contro l’Obesità, istituita per sensibilizzare e prevenire questa patologia altamente diffusa.
Parliamo infatti di una patologia cronica multifattoriale caratterizzata da un eccessivo o anomalo accumulo di grasso corporeo. Secondo dati recenti dell’Istat, 25 milioni di italiani sono affetti da obesità, ossia circa la metà (46%) della popolazione adulta, con un’incidenza maggiore negli uomini (11,8%) rispetto alle donne (9,4%).
Ma quali sono i passi da compiere per iniziare a trattare questa patologia, quali i rischi e le corrette azioni di prevenzione? Ne abbiamo parlato con la dottoressa Maria Pepe, biologa nutrizionista presso la Casa di Cura San Camillo che ci ha spiegato anche come funziona la prima visita dietologica.
Qual è il primo passo per perdere peso?
Nel nostro organismo sono presenti degli organi detti emuntori, la cui funzione importantissima è proprio quella di filtrare ed eliminare numerose sostanze metaboliche. Quando introduciamo un numero eccessivo di grassi, zuccheri e additivi di vario genere, queste molecole, in contatto con il nostro sistema immunitario, vengono considerate come tossine da eliminare.
Ma quando gli organi emuntori come fegato, cistifellea, rene e intestino sono sovraccarichi, possono non funzionare bene e creare dei problemi con il peso.
Pertanto per perder peso è necessario prima di tutto intervenire per depurare tali organi.
Va infatti considerato che un organismo intossicato difficilmente perde peso, pertanto si inizia con la riduzione delle sostanze che generano appunto il sovraccarico di tali organi, si lavora sulla gestione dello stress e si stimolano gli organi emuntori.
Poi ovviamente si procede con gli step successivi come la regolazione dell’introito calorico in base alle attività che svolge il singolo paziente e all’anamnesi che viene effettuata durante la visita.
Quali sono i rischi legati all'obesità?
L’obesità, soprattutto se non trattata nel corso del tempo, aumenta il rischio di mortalità. Questo perché l’obesità ad oggi rappresenta un fattore di rischio principale per quanto riguarda l’insorgenza di malattie di vario genere come malattie cardiovascolari, ictus, infarto, può provocare ipertensione oppure portare al diabete di tipo 2 e alla cosiddetta sindrome metabolica, oltre che all’insorgenza di diversi tipi di tumore.
Pertanto bisogna prevenire affinché un soggetto non diventi obeso, proprio per preservare lo stato di salute.
Come funziona la visita nutrizionale nella Casa di Cura San Camillo?
La prima visita nutrizionale consiste in primis nella presa visione delle analisi del sangue. Ovviamente il professionista richiede determinati valori tra i quali quelli basici ed ematochimici del sangue. Successivamente si effettua un’attenta anamnesi per quanto riguarda lo stato di salute del paziente, viene effettuata anche un’anamnesi sulle abitudini alimentari e successivamente vengono prese le misure antropometriche.
Lo step finale consiste poi nello stilare il protocollo alimentare ovviamente in base ai fattori derivati dalla valutazione della prima visita, in modo tale da avere un protocollo strettamente personalizzato sul singolo paziente.
Come prevenire l'obesità?
Per prevenire l’obesità le regole basiche riguardano una corretta alimentazione, una regolare attività fisica della durata di circa 30 minuti al giorno seppur blanda, che può variare da una passeggiata o un’attività aerobica, anche all’aria aperta. È fondamentale poi avere una corretta idratazione del corpo, oltre a limitare l’introduzione di alcool, zuccheri, grassi, soprattutto cibo spazzatura.
Importantissimo è stare attenti a non ricorrere al cibo come genere di conforto: bisogna quindi lavorare anche sullo stato emotivo del paziente e sul suo stato mentale.
La diagnosi precoce aumenta le possibilità di guarigione e la qualità di vita
Oggi 14 novembre si celebra la Giornata Mondiale del Diabete, malattia diffusa e in costante aumento. Si stima che in Italia siano presenti 4 milioni di persone affette dal diabete a cui si aggiunge un altro milione di persone non ancora consapevoli della malattia in quanto non ancora diagnosticata.
Giovedì 20 ottobre si celebra la Giornata mondiale dell’osteoporosi, il punto cardine di quest’anno è la prevenzione. Tematica che sta molto a cuore alla Casa di Cura San Camillo. Da anni, attraverso competenze specialistiche si occupa della prevenzione, della cura dell’Osteoporosi e di tutte le patologie connesse.