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Ecografie in gravidanza
Le ecografie durante la gravidanza ci consentono di vedere gli organi del nostro corpo con l’utilizzo di onde sonore ad alta frequenza (ultrasuoni non udibili dall’orecchio umano) che attraversano i tessuti: quando esse arrivano al feto producono echi che sono trasformati in immagini sul monitor dell’ecografia.
Si eseguono per via trans-addominale nella maggior parte dei casi permettendo di ottenere numerose informazioni che differiscono a seconda del periodo di gravidanza in cui l’esame viene eseguito.
Ci consentono di vedere gli organi del nostro corpo con l’utilizzo di onde sonore ad alta frequenza (ultrasuoni non udibili dall’orecchio umano) che attraversano i tessuti: quando esse arrivano al feto producono echi che sono trasformati in immagini sul monitor dell’ecografia.
Il numero delle ecografie può variare a discrezione del medico ginecologo, di norma durante una gravidanza vengono effettuate tre ecografie ostetriche:
- Una nel primo trimestre tra la 11ª e la 13ª settimana di gravidanza
- Una nel secondo trimestre tra la 19ª e la 21ª settimana di gravidanza
- Una nel terzo trimestre tra la 30ª e la 32ª settimana di gravidanza
Ciò avviene se ci sono condizioni di rischio per il bambino o per la madre ed è necessario attivare protocolli di intervento.
- in presenza di sintomi materni quali perdite di sangue e/o dolore pelvico
- per verificare il rischio o l’eventualità di un aborto spontaneo
- in caso di sospetto di gravidanza multipla (per esempio nel caso di fecondazione mediamente assistita con impianto multiplo di embrioni) o gravidanza in sede anomala (per esempio gravidanza extra-uterina)
- In presenza di accertate o sospette anomalie dell'utero e degli annessi uterini
- In caso di dubbia datazione dell’epoca gestazionale
L'epoca gestazionale viene corretta ecograficamente sulla base della misura della lunghezza cranio-caudale o CRL, quando non sia disponibile una ultima mestruazione attendibile o quando venga riscontrata una differenza significativa (> 7 giorni) tra il valore del CRL osservato e quello atteso per l'epoca gestazionale basata sull'ultima mestruazione.
L'accuratezza dello studio ecografico, anche nell’individuazione di eventuali anomalie fetali, può essere limitata in specifici casi:
- sfavorevole posizione del feto in utero
- ridotta quantità di liquido amniotico
- gemellarità
- presenza di altri impedimenti quali cicatrici addominali, fibromi uterini o scarsa penetrazione degli ultrasuoni attraverso la parete addominale materna (condizione frequente nelle gestanti obese)
Gli ultrasuoni sono utilizzati nella pratica ostetrica da oltre trent'anni e non sono stati riportati effetti dannosi anche a lungo termine, sul feto.
Per tale ragione, con le procedure oggi adottate, l'uso diagnostico dell'ecografia è ritenuto esente da rischi.
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